Somministrazione a tempo determinato

Di cosa si tratta

La somministrazione di lavoro a tempo determinato (STD) è la fornitura professionale, da parte di Direzione lavoro, di lavoratori con un contratto a termine di massimo 24 mesi.

Il perfezionamento del contratto avviene nel rispetto dei requisiti di legge, attraverso l’individuazione delle esigenze di personale delle aziende clienti o la definizione delle caratteristiche professionali dei lavoratori. L’attività di ricerca e selezione con Direzione lavoro è gratuita se seguita da un contratto di somministrazione.

La somministrazione di lavoro a tempo determinato è la soluzione ideale per tutte le aziende che hanno un temporaneo bisogno di risorse, e allo stesso tempo per tutti i lavoratori che cercano un lavoro flessibile, senza però rinunciare alle condizioni economiche e normative destinate ai dipendenti. Ci occupiamo di ricercare la figura professionale qualificata che serve all’azienda e affiancarla in un percorso condiviso. Grazie a questa soluzione, le aziende possono gestire in modo più semplice ed efficiente tutti quei casi in cui si ha un picco di lavoro, o bisogna sostituire temporaneamente un lavoratore, sia a breve che a medio termine.

Il nostro ruolo è quindi quello di intermediario tra il lavoratore in somministrazione e l’azienda utilizzatrice, che può essere un ente, un’azienda, un privato o un libero professionista. Si avranno quindi due contratti distinti, uno tra l’Agenzia e l’azienda utilizzatrice e uno tra l’Agenzia e il lavoratore.

Come funziona la somministrazione

Direzione lavoro assume una risorsa, la quale svolge la sua attività presso un’azienda terza che ha temporaneamente bisogno di una risorsa.

infografica somministrazione lavoro tempo determinato

Gestione della somministrazione

La normativa che gestisce la somministrazione di lavoro a tempo determinato si trova nel D. Lgs. 81/2015 e nelle sue modificazioni successive (Disciplina organica dei contratti di lavoro). Il decreto sancisce che, da un punto di vista retributivo, il lavoratore ha diritto a una retribuzione pari a quella dei dipendenti ordinari dell’azienda in mansioni identiche o di pari livello. Lo stesso è valido per le tutele che l’azienda che cerca il dipendente offre ai propri lavoratori ordinari. Tuttavia, i lavoratori che svolgono le attività per l’azienda utilizzatrice sono a tutti gli effetti dipendenti dell’Agenzia per il lavoro. 

Nei casi in cui il contratto a termine abbia una durata superiore ai 12 mesi, di rinnovo o proroga del contratto, o in qualsiasi caso in cui vi sia un precedente contratto di somministrazione a termine, questo tipo di contratto presenta una causale, ovvero la motivazione per cui l’azienda utilizzatrice sta ricercando un lavoratore per un periodo di tempo determinato.

Quest’ultima può essere legata a:

  • Esigenze oggettive e temporanee, che non rientrano nell’ordinaria attività aziendale
  • Esigenza di sostituire un altro lavoratore
  • Esigenze legate a picchi dell’attività ordinaria, significativi e non prevedibili

Questa tipologia di contratto non può essere invece utilizzata nei casi in cui:

  • I lavoratori da sostituire siano assenti per sciopero
  • Unità produttive in cui sia attiva una sospensione del lavoro o una riduzione dell’orario in regimi di cassa integrazione
  • Unità produttive che, nei sei mesi precedenti all’avvio del contratto, abbiano effettuato licenziamenti collettivi
  • L’azienda non abbia effettuato una valutazione dei rischi