Di cosa si tratta
La somministrazione di lavoro a tempo determinato (STD) è la fornitura professionale, da parte di Direzione lavoro, di lavoratori con un contratto a termine di massimo 24 mesi.
Il perfezionamento del contratto avviene nel rispetto dei requisiti di legge, attraverso l’individuazione delle esigenze di personale delle aziende clienti o la definizione delle caratteristiche professionali dei lavoratori. L’attività di ricerca e selezione con Direzione lavoro è gratuita se seguita da un contratto di somministrazione.
La somministrazione di lavoro a tempo determinato è la soluzione ideale per tutte le aziende che hanno un temporaneo bisogno di risorse, e allo stesso tempo per tutti i lavoratori che cercano un lavoro flessibile, senza però rinunciare alle condizioni economiche e normative destinate ai dipendenti. Ci occupiamo di ricercare la figura professionale qualificata che serve all’azienda e affiancarla in un percorso condiviso. Grazie a questa soluzione, le aziende possono gestire in modo più semplice ed efficiente tutti quei casi in cui si ha un picco di lavoro, o bisogna sostituire temporaneamente un lavoratore, sia a breve che a medio termine.
Il nostro ruolo è quindi quello di intermediario tra il lavoratore in somministrazione e l’azienda utilizzatrice, che può essere un ente, un’azienda, un privato o un libero professionista. Si avranno quindi due contratti distinti, uno tra l’Agenzia e l’azienda utilizzatrice e uno tra l’Agenzia e il lavoratore.
Come funziona la somministrazione
Direzione lavoro assume una risorsa, la quale svolge la sua attività presso un’azienda terza che ha temporaneamente bisogno di una risorsa.
![Somministrazione a tempo determinato 1 infografica somministrazione lavoro tempo determinato](https://www.direzionelavoro.it/wp-content/uploads/2022/08/infografica-somministrazione-lavoro-tempo-determinato.png)
Gestione della somministrazione
La normativa che gestisce la somministrazione di lavoro a tempo determinato si trova nel D. Lgs. 81/2015 e nelle sue modificazioni successive (Disciplina organica dei contratti di lavoro). Il decreto sancisce che, da un punto di vista retributivo, il lavoratore ha diritto a una retribuzione pari a quella dei dipendenti ordinari dell’azienda in mansioni identiche o di pari livello. Lo stesso è valido per le tutele che l’azienda che cerca il dipendente offre ai propri lavoratori ordinari. Tuttavia, i lavoratori che svolgono le attività per l’azienda utilizzatrice sono a tutti gli effetti dipendenti dell’Agenzia per il lavoro.
Nei casi in cui il contratto a termine abbia una durata superiore ai 12 mesi, di rinnovo o proroga del contratto, o in qualsiasi caso in cui vi sia un precedente contratto di somministrazione a termine, questo tipo di contratto presenta una causale, ovvero la motivazione per cui l’azienda utilizzatrice sta ricercando un lavoratore per un periodo di tempo determinato.
Quest’ultima può essere legata a:
- Esigenze oggettive e temporanee, che non rientrano nell’ordinaria attività aziendale
- Esigenza di sostituire un altro lavoratore
- Esigenze legate a picchi dell’attività ordinaria, significativi e non prevedibili
Questa tipologia di contratto non può essere invece utilizzata nei casi in cui:
- I lavoratori da sostituire siano assenti per sciopero
- Unità produttive in cui sia attiva una sospensione del lavoro o una riduzione dell’orario in regimi di cassa integrazione
- Unità produttive che, nei sei mesi precedenti all’avvio del contratto, abbiano effettuato licenziamenti collettivi
- L’azienda non abbia effettuato una valutazione dei rischi