Selezione del personale: 33% dei giovani rassegnati al primo colloquio

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Secondo i dati emersi dalle ricerche dell’Osservatorio sugli Ostacoli alla Ricerca del Lavoro Online e Offline 2020, il 33% dei giovani asserisce di sentirsi già rassegnato al primo colloquio di lavoro; il 73% si definisce ansioso e il 68% confuso.

Esperienze emotive legate al lavoro

Gli stati ansiosi e le emozioni negative sono inversamente proporzionali alla motivazione che, a sua volta, scoraggia le persone dall’attività di cercare lavoro.
Le emozioni negative ed intense interferiscono con le strategie decisionali e con l’elaborazione delle informazioni, portando le persone a restare bloccate o a mettere in pratica strategie non funzionali al raggiungimento degli obiettivi. È per questo motivo che spesso i candidati abbassano le proprie aspettative, sentendosi frustrati e non all’altezza di determinate posizioni lavorative.

Un Curriculum Vitae efficace

L’aspetto emotivo, però, è solo una delle numerose difficoltà incontrate da chi è alla ricerca di lavoro. Attualmente, infatti, si nota una carenza anche nella capacità di costruire un proprio Curriculum Vitae e di presentare le proprie competenze al fine di incontrare le esigenze delle aziende che sono alla ricerca di personale.
Dalla ricerca emerge che l’89% dei giovani non è in grado di valorizzare le proprie esperienze accademiche e professionali, men che meno quelle personali (link articolo soft skills); il 56% utilizza formati e formattazioni pedanti e poco chiari e il 44% non incontra realmente le esigenze professionali delle aziende reclutatrici (candidature non in linea con le richieste aziendali).

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Selezione del personale: il confronto con il recruiter

Un ulteriore ostacolo è costituito dalla difficoltà di presentarsi in modo efficace al recruiter e, quindi, le problematiche relative al superamento dei colloqui. Gran parte dei giovani non è adeguatamente pronta a sostenere tecnicamente e psicologicamente un colloquio di lavoro: il 73% durante l’intervista non mostra entusiasmo per l’azienda, il 57% non interagisce in modo funzionale con il selezionatore che ha di fronte e il 95% dichiara di non prestare importanza agli eventuali aspetti da migliorare dopo ogni esperienza di colloquio.

Le nuove sfide delle Risorse Umane

È chiaro che i metodi tradizionali di accompagnamento al lavoro non sono più efficaci. Al giorno d’oggi bisogna tener conto di una molteplicità di fattori e variabili. È necessaria una trasformazione culturale ed operativa che può avvenire solo facendo propri gli strumenti dell’innovazione delle nuove tecnologie, promuovendo l’uso di strumenti digitali che possano incontrare le esigenze dei più giovani.

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