Il mondo del lavoro è in costante aggiornamento. Le regole relative alla stesura di un buon Curriculum Vitae che vigevano un tempo, sono state integrate, o soppiantate, da altre regole, che è bene conoscere per restare sempre aggiornati. La strutturazione del Curriculum Vitae è un campo minato, in modo particolare per i freelance e per tutti quei professionisti che lavorano a distanza.
Come concepire un buon Curriculum, se sei un freelance? Vediamo alcuni suggerimenti utili.
La fiducia
Datore e collaboratore devono fidarsi l’uno dell’altro. Come si fa a conquistare la fiducia di una persona con cui non si è fisicamente a contatto? Un freelance, o un libero professionista, non lavorerà in ufficio a stretto contatto con colleghi e datori di lavoro, quindi non può farsi conoscere per come è e confrontarsi. In questi casi è di fondamentale importanza che si strutturi un senso di fiducia reciproco.
Come si fa a guadagnarsi la fiducia del cliente in modo rapido? Mostrando ciò che sai fare e le tue caratteristiche!
Inserisci nel Curriculum Vitae i link ai tuoi profili social, al tuo portfolio (è sempre bene averne uno!), evidenzia i tuoi interessi e tutto ciò che possa mettere in luce le tue capacità lavorative, la tua affidabilità e le tue competenze trasversali.
La presenza
Il lavoro a distanza ha bisogno di presenza! Più si è lontani, più è importante la reperibilità. Inserisci nel tuo CV tutte le informazioni utili a poterti contattare: telefono, mail, pagine social. Se hai già esperienza nel settore per cui ti stai candidando, metti in luce ciò che hai fatto inserendo link a pagine che mostrino il tuo operato! Potresti realizzare un’infografica esplicativa delle attività da te svolte fino a quel momento: è uno strumento sintetico, chiaro e facile da consultare!
Sii convincente
Non basta elencare le proprie competenze, bisogna dimostrarle! In modo particolare se si tratta del Curriculum Vitae di un freelance, usare parole altisonanti o espressioni tronche come “esperto in tale ambito” senza specificare perché e per come, può essere davvero deleterio: il selezionatore avrà l’impressione di leggere il documento di una persona che si sta pavoneggiando. Ma, nella sostanza, non dimostra nulla. Sii invece convincente, spiegando nel dettaglio cosa sai fare, in cosa sei esperto, e perché.
La verità sulla lunghezza del Curriculum Vitae
Un Curriculum lungo non è necessariamente un Curriculum valido. Anzi, il Curriculum ideale non dovrebbe superare le 2 pagine. Se hai svolto tanti lavori, e quindi hai una grande esperienza, non è necessario evidenziare il nome di ogni singolo cliente e presentare un faldone di esperienze: basta citare quelli più “importanti” e mettere in luce i dettagli del tuo operato. Se un lavoro non è attinente con la posizione per cui ti stai candidando, omettilo: dai spazio solo a ciò che ti serve.
Competenze scontate
Al giorno d’oggi, ci si aspetta che tutti (o quasi) sappiano usare internet ed i relativi browser, i servizi di mail e i programmi di scrittura tipo Word. Da un freelance ci si aspetta questo ed altro. Quindi, se puoi, evita di annoverare queste tra le tue competenze. Se per il lavoro per cui ti stai candidando contano le esperienze informatiche, inserisci le tue competenze relative ai gestionali che sai usare, saranno molto apprezzate!